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La “Principe Amedeo” grida il proprio No al bullismo e al cyberbullismo

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Il giorno 7 Febbraio gli alunni delle scuole primarie “Don Bosco” e “Mazzini” hanno celebrato la giornata dedicata alla lotta contro il bullismo ed il cyberbullismo. Istituita nel 2017 dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) in concomitanza con il “Safer Internet Day” (“Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete”) la “Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo” si pone come obiettivo principale quello di sensibilizzare i ragazzi su due fenomeni dilaganti strettamente interconnessi.

In particolar modo l’evoluzione delle tecnologie e la loro conseguente diffusione hanno comportato, oltre ad una serie di benefici nella vita quotidiana dell’uomo, anche un aumento delle forme di bullismo condotte mediante l’ utilizzo di strumenti telematici, occorre, quindi, attuare un’ opera di prevenzione attraverso momenti educativi ed informativi.

Gli alunni delle classi prime hanno lavorato sugli atti di “bullismo”: cinque regole di buona condotta da applicare nel rapporto con gli altri, mentre le classi seconde hanno realizzato colorati gadgets per esprimere con determinazione il proprio no a tutte le forme di prevaricazione verso “l’altro”.

Le classi terze, quarte e quinte hanno affrontato il tema del bullismo e del cyberbullismo attraverso letture, questionari, filastrocche, drammatizzazioni in un clima di dialogo sereno e costruttivo; in particolar modo i docenti hanno spiegato con termini consoni alla giovane età dei discenti il significato della parola “prepotenza”.

“E’ prepotenza quando un bambino riceve parolacce, insulti, minacce, schiaffi, ma anche quando nessuno gli rivolge la parola estraniandolo dal gruppo o viene deriso ripetutamente per delle caratteristiche fisiche e/o comportamentali”.

E’ stato sottolineato come spesso la vittima sia inerme di fronte al bullo perché “sola”, da qui la necessità di confidarsi ,di parlare con gli adulti di riferimento di ciò che si sta vivendo poiché il bullo è in realtà un “debole” imprigionato nella sua rabbia ed ha bisogno a sua volta di aiuto per trovare i modi giusti per risolvere le proprie problematiche ed imparare che incutere timore non significa ottenere stima e rispetto.

Gli studenti hanno partecipato alle “lezioni” con estremo interesse, creando un’atmosfera di attenta partecipazione e di continua interazione rispondendo non solo alle domande poste dagli insegnanti, ma rivolgendogliene, a loro volta, altre, poiché, l’informazione capillare e la comunicazione, sono gli unici mezzi che possono contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.

Ancora una volta la “Principe Amedeo” si qualifica come un’ istituzione culturale che, in linea con i tempi attuali, fa appello alle proprie risorse per l’attuazione di un’ azione formativa sinergica e permanente, ai fini di una perenne ed adeguata crescita umana e cognitiva dei propri discenti.

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