“Circi apocrife”: la mostra di Marco Pascarella alla Pinacoteca Comunale di Gaeta

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Dal 6 giugno, la Pinacoteca Comunale Antonio Sapone di Gaeta ospita la mostra “Circi apocrife”, un’esposizione che porta la firma di Marco Pascarella, artista originario di Formia. L’evento, che esplora la figura mitologica di Circe, è stato inaugurato alla presenza del vicesindaco di Gaeta, Gianna Conte, che ha sottolineato l’importanza di iniziative culturali capaci di valorizzare il territorio e la sua storia. La mostra è curata da Vincenzo Lieto, che ha saputo costruire un percorso visivo e concettuale capace di guidare lo spettatore attraverso le molteplici sfaccettature della figura di Circe, reinterpretata dalla sensibilità artistica di Pascarella.

L’arte di Pascarella: tra mito e inquietudine

Attraverso una serie di opere recenti, Pascarella propone una riflessione sulla figura di Circe, la maga omerica il cui influsso aleggia nel paesaggio e nella cultura del territorio pontino. La sua pittura si distingue per un vivido realismo, capace di restituire atmosfere e volumi con una tavolozza dominata da verdi e azzurri. Tuttavia, dietro la bellezza formale, si cela un senso di rottura imminente, una tragedia trattenuta che permea ogni opera.

Le sue spettrali Circi apocrife raccontano tensioni e silenzi dell’anima, dando forma a un’inquietudine che emerge dall’io profondo e restituisce un’immagine inedita di Circe, una dea in piena crisi. A contrastare la levigatezza delle pitture, Pascarella affianca una serie di disegni nervosamente tracciati, testimonianza di un’attività grafica intensa e feconda.

Circe e il potere della trasformazione

L’artista evita lo stereotipo della maga dispensatrice di filtri, concentrandosi invece sulle profondità della psiche, vero centro del potere magico. L’osservatore, di fronte a questo mistero insondabile, può perdersi e lasciarsi condurre nel porcile di Circe, soglia del non umano. Pascarella esplora il passaggio dall’ordine al caos, dalla forma all’informe, proprio come opera la dea.

Ma non è forse questo il potere dell’arte? Catturare l’io dell’osservatore e metterlo di fronte all’alterità del senso? L’arte di Pascarella, come la verga di Circe, tocca e trasforma, conducendo chi guarda in uno spazio liminale dove meraviglia e smarrimento si intrecciano.

L’inaugurazione con il vicesindaco Gianna Conte

L’apertura della mostra ha visto la partecipazione del vicesindaco di Gaeta, Gianna Conte, che ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa e per il contributo che Pascarella offre alla scena artistica locale. La sua presenza ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel promuovere eventi culturali di alto livello, capaci di rafforzare il legame tra arte, territorio e memoria storica.

Gianna Conte ha commentato: “La mostra ‘Circi apocrife’ di Marco Pascarella rappresenta un’importante occasione per esplorare il legame tra arte e territorio. Pascarella, con la sua sensibilità e maestria, ci offre una visione inedita della figura di Circe, trasformandola in un simbolo di inquietudine e introspezione. Gaeta è orgogliosa di ospitare un evento che coniuga mito, cultura e ricerca artistica, stimolando il dialogo tra passato e presente. L’arte ha il potere di trasformare e di farci riflettere, e questa esposizione ne è una straordinaria testimonianza”.

Informazioni sulla mostra

La mostra “Circi apocrife” sarà visitabile presso la Pinacoteca Comunale Antonio Sapone, in via De Lieto, 2, secondo il seguente calendario:

  • Venerdì: 16:00 – 20:00
  • Sabato e domenica: 11:00 – 13:00 / 16:00 – 20:00

Un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo visivo di Marco Pascarella e lasciarsi trasportare dalle profondità mitologiche e psicologiche della sua arte.

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a cura di: Maria Vaudo