“CA//JETA e l’etica del viandante”: un viaggio tra arte e identità a Gaeta

Dal 6 luglio al 24 agosto 2025, la Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Antonio Sapone” apre le sue porte a un evento culturale di grande spessore: “CA//JETA e l’etica del viandante”, un progetto artistico di Massimo Palumbo, a cura di Vincenzo Lieto, che invita il pubblico a riflettere sul senso del cammino, dell’identità e dell’incontro.
📍 L’inaugurazione è prevista per domenica 6 luglio alle ore 19:00 presso il suggestivo Palazzo San Giacomo, sede della Pinacoteca, nel cuore storico di Gaeta. L’iniziativa è patrocinata dalla Città di Gaeta e promossa dalla stessa Pinacoteca, da sempre attenta a valorizzare il dialogo tra arte contemporanea e territorio.
📖 In catalogo, testi di Antonia Lo Rillo e Jamila Campagna accompagnano il progetto, offrendo ulteriori chiavi di lettura e riflessione.
🧭 Un’etica del cammino
Il titolo dell’evento, “CA//JETA”, gioca con il nome antico della città e richiama il concetto di viaggio come esperienza trasformativa.
🔎 Nota sul titolo: La grafia “CA//JETA” con le doppie barre oblique è una scelta visiva e concettuale. Frammenta il nome antico della città (Cajeta) per evocare l’idea di attraversamento, discontinuità e cammino — elementi centrali nella poetica del viandante.
L’“etica del viandante” diventa così una metafora dell’esplorazione interiore e collettiva, un invito a riscoprire luoghi, memorie e relazioni attraverso lo sguardo dell’arte.
🔎 Nota: Il concetto di “etica del viandante” è stato teorizzato dal filosofo Umberto Galimberti, che lo ha approfondito nel suo saggio omonimo pubblicato da Feltrinelli nel 2023. In questa mostra, il titolo viene reinterpretato in chiave artistica da Massimo Palumbo, che ne fa il fulcro poetico e concettuale del progetto.
🖼️ Un percorso espositivo e concettuale
Sebbene i dettagli delle opere e degli artisti coinvolti non siano ancora stati resi noti, l’approccio curatoriale di Vincenzo Lieto lascia presagire un allestimento capace di intrecciare linguaggi visivi, installazioni e riflessioni filosofiche. Il progetto artistico di Massimo Palumbo si propone come un vero e proprio cammino esperienziale, in cui il visitatore è chiamato a diventare parte attiva del racconto.
📸 In questi giorni, l’artista ha condiviso alcune immagini “work in progress” che documentano frammenti del processo creativo: oggetti simbolici, materiali d’archivio, libri, elementi installativi disposti su tavoli e pavimenti. Un collage visivo che anticipa l’atmosfera della mostra e riflette lo spirito stesso del progetto — un percorso aperto, fatto di tappe, intuizioni e trasformazioni, proprio come quello del viandante.
🖼️ Immagini dal work in progress di Massimo Palumbo Oggetti, appunti e materiali in fase di allestimento: frammenti visivi che anticipano l’atmosfera della mostra CA//JETA e l’etica del viandante.
🏛️ La Pinacoteca “Antonio Sapone”
La Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Antonio Sapone” si conferma ancora una volta come fulcro culturale della città, offrendo uno spazio dinamico per la sperimentazione e il confronto. Con eventi come questo, Gaeta si afferma sempre più come crocevia di culture, storie e visioni.
👤 I protagonisti: Vincenzo Lieto e Massimo Palumbo
Vincenzo Lieto è il direttore artistico della Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Antonio Sapone” di Gaeta. Socio fondatore dell’Associazione Culturale Novecento, ha curato l’allestimento di numerose mostre dedicate a grandi maestri del Novecento come Burri, Hartung, Barisani e artisti orientali come Kojiro Shikama e A-Sun Wu. La sua esperienza nasce da una passione familiare per l’arte, riscoperta in età adulta e coltivata con rigore e sensibilità. Lieto è noto per la sua capacità di costruire percorsi espositivi coerenti e suggestivi, capaci di valorizzare il dialogo tra opere e spazio.
Massimo Palumbo è un architetto, artista e operatore culturale attivo nel panorama dell’arte contemporanea italiana. La sua ricerca si muove tra installazioni urbane, progetti site-specific e riflessioni teoriche sull’abitare e sullo spazio. Ha esposto in numerosi contesti istituzionali e indipendenti, tra cui il MAACK di Casacalenda, i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, e l’Università del Molise. Palumbo è noto per la sua capacità di coniugare rigore progettuale e tensione poetica, esplorando temi legati all’identità, alla memoria e alla trasformazione sociale.
🌫️ Il viandante: tra identità errante e ricerca interiore
Nel contesto della mostra “CA//JETA e l’etica del viandante”, la figura del viandante assume un significato profondo: è il simbolo di chi attraversa territori fisici e simbolici, portando con sé domande, memorie e possibilità di incontro. Il viandante è colui che non si accontenta di restare fermo, ma si espone al rischio del cambiamento, dell’alterità, della scoperta.
Non si tratta semplicemente di un cammino geografico, ma di un percorso esistenziale. Il viandante è un cercatore di senso, un individuo che si muove tra passato e futuro, tra radici e orizzonti, in un continuo processo di trasformazione. La sua etica non è quella della meta, ma del tragitto: ogni passo è un atto di consapevolezza, ogni deviazione una possibilità.
Visualizzazioni: 124a cura di: Maria Vaudo